La doppia sfida con la Svezia, con in palio il pass per Russia 2018, è alle porte. Ibrahimovic ha analizzato lo spareggio a modo suo: “Saranno due belle partite, due finali difficili per entrambe le squadre. Giocare lo spareggio è tutta un’altra cosa rispetto al girone, la Svezia gioca senza pressione perché da quando non ci sono più io nessuno, dai media ai tifosi, pretende risultati significativi. Quando gioco io il livello si alza, in mia assenza si abbassa. Detto questo la Svezia è pur sempre un bel collettivo, con meno responsabilità sulle spalle. I giocatori non hanno molta esperienza, ma il progetto è ambizioso, anche senza di me la Nazionale ha fatto un gran lavoro, conquistando un secondo posto in un girone complicato e ottenendo la possibilità di giocare questo playoff“, le sue parole a Sky Sport.
Lo svedese parla anche dello “Zlatan azzurro”: “Se nell’Italia c’è un Ibra? Sì, Verratti, nessuno è più forte di lui, ma va utilizzato al meglio, nel modo in cui possa rendere al 200%. E’ uno dei più forti al mondo, ma deve giocare come centrale in un centrocampo difensivo”. Su un suo possibile ritorno in nazionale nel caso di qualificazione al Mondiale, Ibra frena: “No, la mia storia in Nazionale l’ho già fatta”.