Il Chievo non molla
Finchè c’è vita, c’è speranza. Altro non si potrebbe dire a fronte di un ChievoVerona che non molla la presa, tentando di essere inserita come 21esima squadra nel campionato cadetto che inizierà il 22 agosto. La società del presidente Campedelli, non ammessa alla serie B, ha diffuso una nota in cui afferma di volere proseguire la sua battaglia legale contro la Figc ed il Coni per essere riammessa tra i cadetti. “Conformemente alla giurisprudenza che ammette l’appello contro i decreti cautelari monocratici dei presidenti dei tar, che definiscano in modo irreversibile la controversia” si legge nel comunicato ufficiale ” la Società A.C. ChievoVerona ha intenzione di proporre appello al Presidente del Consiglio di Stato, contro il decreto presidenziale del Tar del Lazio che ha rigettato l’istanza di provvedimenti cautelari monocratici”. Non solo.
“La Società procederà anche all’impugnazione del provvedimento di svincolo dei tesserati, illegittimamente adottato in data odierna dalla Federazione italiana gioco calcio. A questo riguardo la Società fa presente che il giudizio dinanzi al Tar del Lazio è tuttora pendente e che la stessa Federazione, nelle proprie difese, aveva ipotizzato che, in caso di accoglimento dell’istanza cautelare a seguito della camera di consiglio fissata per il 6 settembre, il ChievoVerona potesse essere iscritto in sovrannumero al campionato di serie B. L’illegittimo provvedimento odierno è evidentemente contrastante con questa ipotesi”. La saga continua anche se le il presidente della Figc Gravina ha decretato lo svincolo d’autorità dei calciatori tesserati per la società, il cui controvalore complessivo è di circa 16 milioni di euro. Tra questi calciatori con mercato quali Garritano, Semper, Mogos, Canotto e la giovanissima promessa Vignato, fratello del calciatore del Bologna.