Durissima risposta del Chievo alla richiesta dei 15 punti di penalizzazione vale a dire retrocessione in serie B e tre anni di inibizione al presidente Luca Campedelli, chiesti dalla Procura Federale, per le quindici operazioni complessive di calcio mercato tra Chievo e Cesena che per l’accusa sarebbero state gonfiate fino al 9.000% rispetto al loro reale valore.
Il Tribunale della Figc entro lunedì prossimo deciderà, in primo grado, le sorti della società veronese. Durissima la presa di posizione del Chievo che, attraverso un comunicato ufficiale, spiega: “Il ChievoVerona comunica di avere discusso la propria difesa presso il Tribunale Federale nell’ambito del dibattimento relativo al deferimento per Presunte Plusvalenze fittizie. Il ChievoVerona ha ribadito di avere sempre agito nel rispetto della legalità e delle norme federali ed ha respinto ogni accusa. Fra le argomentazioni portate dal ChievoVerona si segnala la produzione di un Parere dei professori Angelo Provasoli e Pietro Mazzola dove viene rilevato – fra gli altri – un errore effettuato dai Consulenti della Procura Federale di euro 29,2 milioni su un totale di circa euro 32 milioni in uno dei calcoli relativi alla presunta sovrastima. Il ChievoVerona comunica che procederà in ogni sede competente per il riconoscimento degli ingenti danni derivanti da questa grossolana ed errata valutazione da Parte della Procura Federale che ha ingiustamente screditato la reputazione della Società”.