Il digiuno dal gol non preoccupa Lautaro Martinez

Il digiuno dal gol non preoccupa Lautaro Martinez

Nel corso di un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”, il capitano dell’Inter Lautaro Martinez, tra i vari temi trattati, si è soffermato sul suo complicato inizio di stagione in termini realizzativi, come testimoniato anche dal digiuno dal gol nelle ultime sette partite in tutte le competizioni.

“Io sono un attaccante e vivo per il gol. Però si deve anche analizzare la partita che uno fa e io in questi mesi sto giocando più lontano dall’area, perché mi piace far salire la squadra. E’ una caratteristia che sto aggiungendo al mio gioco e mi sento bene così. Marcus, quindi, gioca in posizione più centrale e avanzata, ma non è una cosa studiata, nasce dalla nostra grande intesa in campo. L’anno scorso era spesso lui a fare da raccordo fra centrocampo e attacco, adesso tocca a lui fare più gol” ha esordito il centravanti nerazzurro.

“Dopo la vittoria della Copa America sono tornato qualche giorno prima dalle ferie per l’infortunio di Taremi e ho avuto qualche difficoltà, poichè il corpo a volte presenta il conto. Adesso però sto meglio. In certi momenti mi sento un robot, mentre in altri no: riposare mi piace poco, ma a volte le gambe non rispondono o la testa non va. Le due cose devono essere collegate e bisogna essere bravi a gestirsi. L’importante, anche quando le cose non vanno come tu vorresti, è dare sempre il 100% per la squadra. Spero di sbloccarmi e che poi i gol arrivino tutti insieme, l’importante è stare tranquilli e lavorare nel modo giusto” ha proseguito il capitano dell’Inter.

“Io ho lo sguardo cattivo già il giorno prima della partita. Bisogna essere sempre concentrati, soprattutto quando le cose vanno male e questo Inzaghi lo sa gestire benissimo. Il voglio tutto. Quando inizi a vincere, non ti vuoi fermare perché sai quanto è bello essere ripagati del lavoro fatto e questa mentalità, come capitano, cerco di trasmetterla anche ai miei compagni in ogni allenamento. Ho avuto la fortuna di vincere il Mondiale e pensavo che non ci fosse più niente dopo, ma c’è molto altro” ha aggiunto l’attaccante argentino.

“Il segreto di Inzaghi è che continua, a volte, a pensare come un calciatore, quindi ci capisce tantissimo e vive le cose come noi. Per me poi la fortuna è doppia, perché lui è stato attaccante e quindi mi lascia la testa libera e il sorriso. Sono cose molto positive. Con Conte ho imparato tantissimo e lo ringrazio, ma Simone mi ha fatto crescere e passare al livello successivo” ha chiosato Lautaro Martinez.

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