Il Parma assaggia l’amaro calice della sconfitta. Ma sceglie il momento sbagliato. Il primo ko della storia del Parma 1913 dopo 38 gare senza macchia nel girone stravinto coincide infatti con la gara d’esordio della poule scudetto, traguardo tanto sognato da società e tifosi, ma che a questo punto è quasi sfumato.
Sul neutro di Sansepolcro, a porte chiuse, il Gubbio si impone di misura imponendo alla squadra di Apolloni di tornare in campo già domenica prossima al Tardini contro la Sambenedettese in una gara da vincere a tutti i costi, ammesso che possa bastare. Pessima giornata per i crociati, anche a livello di gioco. Il successo degli umbri è infatti meritato e legittimato dai gran ritmi imposti dalla squadra di Magi per larga parte del match.
Il pressing altissimo del Gubbio ha creato inattesi problemi al Parma, che dopo aver comunque retto bene per 20’, sfiorando anzi il gol con una punizione di Corapi, è andato sotto al 42’ per merito di Ferri Marini, preciso al tiro dopo una combinazione con Crocetti.
In avvio di ripresa Apolloni ha presentato in campo Guazzo per uno spento Baraye, venendo premiato dal pareggio immediato con Simonetti, servito da. La gara però si decide nei minuti successivi, perché il Parma non riesce a fronteggiare alla reazione del Gubbio, che torna in vantaggio con lo stesso Crocetti, che insacca dopo aver saltato i troppo fermi Cacioli e Lucarelli.
Il finale è un generoso assedio degli ospiti: il Gubbio stanco pensa solo a difendersi, ma di occasioni vere il Parma ne crea solo un paio, con Simonetti, che centra il palo su punizione di Corapi e poi con Guazzo, che al 92′ spara alto a porta vuota su invito di Mazzocchi. Apolloni, espulso nel finale per proteste, termina con 4 attaccanti, ma non basta. Il sogno tricolore si allontana.