Meno di 24 ore dopo la sconfitta nella finale di ritorno dei playoff costata il sogno della promozione, il Palermo è sempre più determinato ad andare avanti sulla strada del ricorso. La fine anticipata della partita causa invasione dei tifosi di casa e il misterioso episodio del rigore prima accordato e poi revocato ai rosanero hanno dato lavoro ai legali del club. Ad entrare nei dettagli è il presidente Giovanni Giammarva, che ha parlato al rientro in città: “Abbiamo fatto un reclamo, richiamando l’articolo 29 del codice di giustizia sportiva e facendo appello all’articolo 17 per tutto quello che è successo. Ci sono stati atteggiamenti molto strani, non appropriati a una squadra di Serie A. Il giudice sportivo si esprimerà e si procederà al ricorso. Poi saranno gli organi a decidere”.
Nel dettaglio, l’articolo 17 riporta come “La societa? ritenuta responsabile, anche oggettivamente, di fatti o situazioni che abbiano influito sul regolare svolgimento di una gara o che ne abbiano impedito la regolare effettuazione, e? punita con la perdita della gara stessa con il punteggio di 0?3”.
I rosanero si appellano a un episodio del passato: “C’è un precedente, Bari–Latina” ha aggiunto Giammarva, riferendosi a una partita del campionato Primavera 2014-2015, conclusasi sul 2-1 per i pugliesi, risultato ribaltato e portato sullo 0-3 a favore del Latina dal Giudice Sportivo dopo che i raccattapalle, ragazzini del settore giovanile del club pugliese, hanno iniziato a lanciare palloni in direzione del rettangolo di gioco. Situazione identica a quella avvenuta allo “Stirpe”…