Dicono che il calcio sia lo sport più bello del mondo perché imprevedibile fino al triplice fischio, A fine primo tempo il destino dell’Hellas Verona di Juric sembrava segnato col Torino dominatore ed in vantaggio per 1 a 0 (Ansaldi), al 16’ della ripresa il destino dell’Hellas era segnato, sotto di tre reti firmate da una doppietta di Ansaldi ed un capolavoro di Berenguer. A questo punto Juric inserisce capitan Pazzini e la partita si ribalta grazie alla carica che lo storico capitano dà alla sua squadra: proprio lui riapre la gara su rigore (concesso dal Var); quindi Verre avvicina l’Hellas alla miracolosa rimonta completata da Stepinski al Bentegodi davanti a 14612 spettatori di cui 430 tifosi granata. Toro di Mazzarri, la cui panchina continua a traballare, sale a 21 punti in classifica; Hellas a 19. Prossimo turno: Torino-Spal; Lazio-Verona (5 gennaio 2020).
Primo tempo. Non passano 5’ minuti che il Torino va vicinissimo al vantaggio: l’Hellas deve ringraziare uno strepitoso Silvestri che dapprima si oppone alla conclusione sottomisura di Berenguer, quindi a Zaza. Il Verona non appare, il pallino del gioco resta in mano ai granata sempre pericolosi nel corridoio centrale con Zaza (16’). Sempre Silvestri protagonista quando Zaza intercetta uno sciagurato retropassaggio di Kumbulla, ancora una volta l’estremo scaligero è miracoloso. L’azione prosegue, punizione dal limiti di Verdi, palla ad un palmo dal palo. 23’: il taccuino racconta di 4 occasioni per il Toro, 0 per l’Hellas mentre i granata continuano a fare a fette la retroguardia gialloblù. L’ovvia conclusione arriva al 24’ con un rasoterra di Berenguer che castiga inesorabilmente l’incolpevole Silvestri: 0 a 1 ma i calciatori scaligeri protestano per una presunta uscita della palla sul fondo nel momento in cui Rincon serve lo spagnolo. Sembra fatta per il Toro, tutti a centrocampo, arbitro compreso. Ma il Var stavolta, a differenza delle gare contro Milan (espulsione diretta di Stepinski) e Roma (rete annullata a Faraoni), dà ragione all’Hellas: rete annullata, si riprende con la rimessa dal fondo. Il mancato pericolo dovrebbe costituire la “sveglia” per i gialloblù ma a quanto pare l’ora di pranzo non va a genio ad Amrabat e compagni che non riescono a rendersi pericolosi. Tant’è che la quinta opportunità passa dai piedi di Ansaldi: azione di rimessa “3” contro “3”, l’esterno di centrocampo decide per la battuta da fuori ma c’è il solito Silvestri a dire di no. Cosa che non può fare al 37’ sulla conclusione di Ansaldi, defilato sulla sinistra, che insacca con una potente conclusione per lo strameritato vantaggio granata. La reazione scaligera si spegne nello stacco aereo firmato Di Carmine, facile preda di Sirigu, alla prima parata della gara. Angolo Hellas in coda al recupero (2 minuti), battuta velenosa di Veloso, l’estremo granata non si fa sorprendere.
Secondo tempo. Ad inizio secondo entrano gli Ultras granata, fuori nel primo tempo per protestare contro i 70 daspo inflitti ai colleghi del gruppo Torino Hoolingans. Juric opera due sostituzioni: dentro Verre per Zaccagni e Stepinski per Di Carmine. 1’: Lazovic se ne va sulla sinistra, entra in area e calcia, la palla attraversa l’intera area per spegnersi di poco sul fondo. Verona, ora, più quadrato e convinto, prova a schiacciare il Toro nella sua metà campo. Due angoli consecutivi, nulla di fatto. Ma alla prima controffensiva i granata raddoppiano con una splendida conclusione “a giro” di Berenguer che sbatte sul palo lontano per poi insaccarsi: 0-2. Baselli sfiora il tris, Silvestri in disperata uscita, devia in angolo. Dalla bandierina (16’) palla in mezzo, ribattuta, l’accorrente Ansaldi dal limite realizza il tris. 17’, cambio Hellas: fuori l’infortunato Amrabat, dentro Pazzini. Il Verona ci prova con Veloso da fuori, palla sul fondo. 23’, fallo di mano di Bremer non rilevato dall’arbitro che assegna il calcio d’angolo: richiamato dal Var il direttore di gara decide per il rigore trasformato da Pazzini: 1-3. 27’: Bellotti in campo dopo una lunga assenza nel Torino per Berenguer. 30’: Pazzini, gran girata che Sirigu devia sul palo, sulla ribattuta Verre insacca il 2 a 3. Un Toro, ora in bambola, riparte da centrocampo: Stepinski intercetta e s’invola con i centrali difensivi presi in contropiede ma davanti a Sirigu calcia incredibilmente sull’esterno della rete. Dentro Lukic per Verdi nella formazione granata. Il Verona ci crede ed al 38’ il miracolo gialloblù si materializza: punizione di Veloso, mischia, Kumbulla rimette in area, Stepinski riscatta un’annata finora no, battendo Sirigu con un tocco morbido: 3 a 3. Terza sostituzione Hellas: dentro Meite per Baselli. Verona in cattedra: ancora pericoli in area granata. Sussulto Toro al 45’: Zaza centro basso, angolo da cui nulla scaturisce. Cinque minuti di recupero, risultato in bilico fino al termine ma non succede più nulla. Verona-Torino 3-3.