In un Bentegodi deserto, appena 598 spettatori di cui 300 tifosi del Palermo, tra Hellas Verona e Palermo finisce 1 a 1 sotto un’insistente pioggia autunnale. Risultato giusto frutto del vantaggio veronese firmato Di Carmine nel primo tempo e dal pareggio di Rajkovic nella ripresa. Il Palermo sale a 25 punti; il Verona a 19. Prossimo turno: Palermo-Benevento; riposo per il Verona.
La gara si è svolta in uno stadio deserto a causa della protesta, pienamente riuscita, della tifoseria gialloblù contro il presidente Setti, reo secondo gli appassionati scaligeri di essere stato l’artefice della retrocessione della scorsa stagione e, in questa prima parte di torneo cadetto, di non avere esonerato Grosso dopo le ultime, deludenti prestazioni. Prima della gara i tifosi hanno sfilato in corteo dietro lo striscione «Facciamo quadrato per il Verona»; quindi nella Curva Sud vuota, cuore del tifo gialloblù, capeggiava lo striscione «Ecco il tuo bilancio!» rivolto a Setti ed alle vicissitudine giudiziarie che lo vedono coinvolto contro il presidente dello Spezia Volpi. Da par loro anche i 300 tifosi del Palermo hanno contestato il presidente Zamparini.
Primo tempo. Inizio convincente del Palermo contro l’ennesima formazione inedita messa in campo da Grosso. Fuori Pazzini, Ragusa e Henderson, dentro il sudcoreano Lee e Matos con Di Carmine punta centrale. 3’: Jajalo da fuori, palla a lato; 5’: angolo per i siciliani, nulla di fatto. Altri due minuti e secondo angolo Palermo che, per poco, non sorprende Silvestri, palla fuori. 9’: botta e risposta tra un’area e l’altra: prima una punizione dalla sinistra di Empereur crea un po’ d’apprensione nelle retroguardia siciliana, quindi sull’altro fronte contropiede fulmineo condotto da Falletti, centro basso, ribattuto da Silvestri, buon per l’Hellas che la retroguardia riesca ad interrompere la m buona guardia. Ci prova Lee con una bordata dalla destra, respinto dalla difesa. Risponde il Palermo con altri due angoli senza esito. Il pallino delle ostilità è nelle mani della capolista ma i gialloblù cominciano ad alzare il proprio baricentro. 25’: Matos si affida al proprio estro, accelerando nel corridoio centrale e lasciando partire un diagonale che si spegne di poco a lato. Mentre l’Hellas non riesce a sfruttare con Lee un paio di contropiedi, Aleesami affonda sulla sinistra, servendo la palla del possibile vantaggio sul piede di Trajkovski che sottomisura si vede respingere il rasoterra da Silvestri a piedi uniti. 32’: Lee in profondità per Matos che serve lateralmente Di Carmine, pronto appena dentro l’area ad incrociare la conclusione che s’insacca alle spalle di Brignoli. Il Palermo reagisce, chiudendo nuovamente il Verona nella propria trequarti ma la lentezza di manovra siciliana aiuta i veronesi a non soffrire troppo nei disimpegni. 34’: buona conclusione di Zaccagni, Brignoli neutralizza. 42’: Hellas vicino al raddoppio con Crescenzi che si trova, a tu per tu, con l’estremo siciliano, uno straordinario intervento di Bellusci impedisce al gialloblù di calciare e la palla finisce in angolo da cui nulla scaturisce. Due minuti di recupero e tutti negli spogliatoi.
Secondo tempo. Inizio di ripresa e stesse formazioni in campo. Il tema tattico non cambia: Palermo avanti, Verona di rimessa. L’ex Dawidowicz salta più in alto di tutti, correggendo il primo angolo della ripresa, palla di un soffio a lato. Sull’altro fronte Jajalo ci riprova dal limite senza inquadrare la porta. Stellone inserisce nel Palermo Salvi per Rispoli. 22’: angolo per il Palermo, Rajkovic incorna, indisturbato, realizzando l’1 a 1. Grosso inserisce Ragusa per Matos; quindi Laribi per Zaccagni. Nel Palermo ecco Puscas per Nestorovski. Il Verona si fa più intraprendente ma non riesce ad impensierire la porta di Brignoli. Chi, invece, inventa una grande giocata è Moreo, la sua rovesciata finisce a lato di poco. Grosso inserisce anche Pazzini per Lee in zona Cesarini. Risponde Stellone: dentro Embalo per Trajkovski. Tre minuti di recupero. Non succede più nulla. Triplice fischio: Verona-Palermo 1-1.