Milan–Benevento 0-1 è il biglietto da visita della notte più bella della storia dei sanniti, in grado di trasformare la partita che avrebbe potuto comportare l’aritmetica retrocessione in serie B nell’impresa che vale una vita calcistica. Eroe della notte di San Siro è Pietro Iemmello, autore della rete decisiva, ma al suo fianco va messo Christian Puggioni, portiere in grado di respingere un’ora di tiri rossoneri, dopo che il collega Alberto Brignoli aveva segnato nella gara di andata al Vigorito.
Se il Benevento non retrocede, il Milan vede l’Europa allontanarsi, al termine di una partita già iniziata in maniera svagata, come dimostrato dal quasi autogol di Rodriguez al quarto d’ora (retropassaggio verso un Donnarumma fuori dai pali e costretto a una corsa forsennata e al salvataggio in scivolata).
Anche la rete del vantaggio è figlia di una disattenzione collettiva della retroguardia del Diavolo, oltre che da un colpo di genio di Viola: scivolato sulla trequarti, il centrocampista giallorosso ha la prontezza di rialzarsi e lanciare nello spazio Iemmello con un tocco di esterno. Rodriguez e Zapata sorpresi, Bonucci in una posizione tale da vanificare il fuorigioco e Donnarumma battuto. Così si concretizza l’incredibile vantaggio del Benevento a San Siro.
E’ il minuto 29: manca più di un’ora e il Milan la riempie di conclusioni verso Puggioni, che dice di no a Cutrone, Bonaventura e, nella ripresa, ancora Cutrone, Suso e Bonucci. Kessie, invece, viene fermato da un’incredibile traversa.
Il Benevento è anche costretto a un finale in dieci uomini, a causa della folle espulsione di Diabaté (due gialli in sei minuti), ma alla fine lascia Milano con tre punti. Quelli che, comunque vada, hanno riscritto la sua storia.