Inter, Bergomi: “Un’altra figuraccia”

"L'arrivo di Sabatini delegittima Ausilio e Zanetti".

“Penso che ci sia un vuoto di potere all’interno della società, dovuto alla distanza e a dove sono i proprietari di Suning a Nanchino (Cina)”.

Beppe Bergomi, ai microfoni di Radio 24 boccia così la gestione manageriale dell’Inter e aggiunge: “Penso che in questi due mesi, perché ormai è da tanto che l’Inter non vince, non ci sia stata mai nessuna comunicazione istituzionale. Io penso che loro ragionino come un’azienda, a livello manageriale, nel senso che vedono ancora la possibilità di raggiungere un obiettivo, l’Europa League, allora cosa fanno, qual è quello più facile da mandare via? È l’allenatore. L’unica cosa è che qui c’è un’esposizione mediatica e penso che l’Inter non aveva bisogno di un’altra brutta figura, perché io la vedo come una brutta figura mandare via un allenatore, un professionista serio. Io lo conosco Stefano Pioli, lo voglio difendere. Mandarlo via a 3 giornate dalla fine non mi è sembrato giusto”.

L’arrivo di Sabatini: “Sabatini supervisore di Suning è un rischio che va a delegittimare chi c’è già lì, per esempio Ausilio o Zanetti, perché se vado io, Beppe Bergomi, a fare il direttore sportivo, ruolo che non ho mai fatto, allora ho bisogno di un supervisore come Sabatini, ma qui c’è gente che è capace, che è li, lavora da anni per l’Inter, squadra che ha una sua identità, una sua storia, un suo valore”. 

“Tante volte uno vuole innovare ma si deve rendere conto che innovare vuol dire anche rendersi conto della storia che hai alle spalle, quindi valorizzare chi hai all’interno secondo me è fondamentale. Io vedo questa situazione in questo momento, che è un’ulteriore brutta figura che mi dispiace tanto perché noi siamo totalmente diversi da tutti gli altri tifosi”. 

TG SPORT

Articoli correlati