“Non possiamo fare come gli inglesi che si erano già tatuati le coppe”, ha dichiarato l’allenatore campione d’Europa in carica.
Roberto Mancini predica calma. Intervenuto al TGPoste sull’argomento Nations League – la competizione che avrà il suo atto conclusivo tra il 6 ed il 10 ottobre e che vedrà l’Italia contendersi il titolo con Francia, Spagna e Belgio – il ct degli azzurri non nasconde di affidarsi anche alla scaramanzia. Ecco le sue parole.
“Saremo impegnati in un torneo importante che si gioca in Italia ma un po’ di scaramanzia ci vuole sempre, non possiamo fare come gli inglesi che si erano già tatuati le coppe… È un torneo importante, che speriamo di vincere. Poi, a novembre, ci saranno le ultime due partite di qualificazione a Qatar 2022. Dopo potremo dire qualcosa”.
Sul segreto di allenare un gruppo di ragazzi così affiatati tra loro, Mancini ha aggiunto: “Innanzitutto bisogna conoscere quello che si fa e poi dare fiducia al team con cui si lavora. Nel nostro caso i giocatori, far sentire che si crede in loro. È importante per far rendere le persone al massimo”.
Infine la chiosa sul trionfo di Wembley: “La cosa più bella è stata quella di aver reso felici tutti, indistintamente, dai più piccoli ai più grandi. Credo che nello sport difficilmente gli italiani falliscono e, quando c’è passione, quando ci sono momenti difficili, credo che noi riusciamo a dare il meglio”.