L’amministratore delegato del Milan e la sua lotta contro il carcinoma alla gola.
Intervistato da ‘SportWeek’, Ivan Gazidis ha raccontato la sua battaglia contro un carcinoma alla gola diagnosticatogli nell’estate del 2020. “Ora sto bene, molto bene – ha detto l’amministratore delegato del Milan -. Le cure hanno fatto l’effetto che ci aspettavamo e posso considerarmi fortunato, molto fortunato. E’ come se tornassi da un viaggio. Un lungo e tribolato viaggio nel quale ho imparato tanto”.
“Cosa ricordo quando mi hanno detto che avevo il cancro? Ho avuto una reazione molto razionale – ha aggiunto il dirigente sudafricano -. Pensavo… E adesso come lo racconto alla mia famiglia? Pensavo a come riorganizzare le relazioni e il lavoro”.
L’emozione più grande, per Gazidis, è stata l’accoglienza dei tifosi del Milan al ritorno a San Siro dopo la guarigione. “Ho avuto un’accoglienza così calda e così inattesa che mi sono commosso. Ho sentito vicinanza vera. Ho capito quanto è grande il cuore dei tifosi rossoneri. Che cosa ho imparato in questi mesi? Una lezione semplice, che può essere utile a tutti: dobbiamo prenderci cura di noi stessi. Mi sentivo immortale, stavo bene e non prendevo nemmeno un’aspirina. Mi sentivo in salute, ma era solo apparenza. Ora so di essere vulnerabile, ma paradossalmente sono ancora più forte e do ancor più valore alle cose che contano”.
“Nei momenti più difficili ho avvertito un fortissimo senso di responsabilità per la mia famiglia e per il club, ho capito lucidamente quanto sia importante quello che stiamo costruendo con e per la squadra. In questi casi si ridefiniscono le priorità. Le mie sono la famiglia e il Milan” ha poi dichiarato Gazidis.