“È difficile trovare le risposte. Fa tanto male”.
Ridurre la mancata qualificazione al Mondiale asiatico – o la semplice appendice dei Playoff, finiti nel dramma con la sconfitta di Palermo – agli errori dal dischetto commessi da Jorginho nei due match di qualificazione del girone contro la Svizzera, sarebbe riduttivo. Forse ingeneroso. A conti fatti però, soprattutto con riferimento alla gara dell’Olimpico contro la formazione elvetica, le mancate trasformazioni dagli undici metri del centrocampista azzurro hanno inciso non poco nel cammimo dell’Italia. Il giocatore del Chelsea, distrutto dalla delusione patita al ‘Barbera’, ha parlato ai microfoni della RAI subito dopo l’incredibile sconfitta contro la Macedonia del Nord, che sancisce l’eliminazione dell’Italia dai Mondiali.
“È difficile trovare le risposte. Fa tanto male. Sono ancora incredulo. Abbiamo sempre giocato bene, non siamo riusciti a concludere. Questa è la realtà. Abbiamo espresso un bel calcio, abbiamo vinto l’europeo. Abbiamo commesso dei piccoli errori che hanno fatto la differenza. Gli altri hanno trovato i gol dove prima non sarebbe successo”, ha esordito l’italo-brasiliano.
Infine, il mea culpa per quello che poteva essere e non è stato: “Dobbiamo affrontare la realtà: non siamo riusciti a concludere. Mi ci metto in mezzo anche io. Mi fa ancora male quando ci penso. Ci penserò per tutta la mia vita, purtroppo. Andare sul dischetto per due volte e non riuscire ad aiutare i tuoi compagni e far felice il tuo paese, pesa tanto”, ha concluso amaramente.