Antonio Giuliani è molto fiducioso.
Il momento particolare della Roma e della Nazionale di calcio, tra l’attesa per l’inizio dell’era Mourinho nella Capitale e la Final Four di Euro 2020 a Wembley. Aspettative, pensieri e pronostici di una persona di Roma e che conosce un ambiente che vuole tornare a vincere. L’attore comico giallorosso, Antonio Giuliani, ha parlato, in esclusiva per i lettori di Sportal.it, del tecnico portoghese, della mancanza di titoli che dura nella società giallorossa da 13 anni, ma anche della fiducia per le prossime annate che possono far cadere questo tabù.
Mourinho alla Roma: un sogno che diventa realtà.
Sicuramente. Arriva uno degli allenatori con più titoli al mondo. Per l’ambiente Roma, che ha visto l’ultimo trofeo nel 2008, è un’emozione: lo dimostra l’accoglienza al suo arrivo. L’ambiente è pronto e carico, l’unica nota negativa in questo momento è il brutto infortunio a Spinazzola, un ragazzo che conosco anche personalmente. Una cosa che mi ha ferito.
In questi 13 anni senza successi di chi è la responsabilità maggiore?
Della società. Di giocatori e allenatori bravi ce ne se sono stati, il pubblico ha sempre sostenuto la squadra ed ha riempito lo stadio anche in momenti difficili. Dico la società perché non è stato fatto un progetto a lungo termine, di 4-5 anni, per creare un blocco forte stile Atalanta, che all’inizio ha sofferto un po’ ma da tre anni va in Champions League.
Cosa è mancato maggiormente in questi anni?
Se fai una squadra forte ma poi vendi ogni anno i 3-4 giocatori migliori, non c’è continuità a prescindere dagli allenatori che arrivano. Oggi nel calcio la continuità è molto più importante: il campione fa la differenza ma si gioca in 11, prima era più evidente il campione. Il calcio è cambiato, lo si vede anche nella Nazionale, dove non ci sono campioni assoluti ma un gruppo solido.
Chi vorresti come campione alla Roma?
Un campione fattibile su cui punterei è Cavani: anche se non è giovanissimo sarebbe utile secondo me per costruire un progetto a lungo termine con giovani da far crescere.
Quanto tempo ci vorrà alla Roma per passare da questo “inferno” al paradiso? Quanto durerà il purgatorio?
Credo un anno, la stagione che verrà. Nei prossimi 2-3 anni la Roma si potrà prendere delle belle soddisfazioni. Non dico che Mourinho è stato preso per la Coppa Italia ma bisogna arrivare nelle prime posizioni in campionato e anche nella Conference League.
Un pronostico sull’Italia?
È forte. Se dovesse arrivare in finale troverebbe per me l’Inghilterra in uno stadio pieno di inglesi, avremmo praticamente tutti contro.