Una dozzina d’oro firmata Morata, Alex Sandro e Pogba. Lo spagnolo ha messo il suo sigillo sulla dodicesima vittoria consecutiva della «schiacciasassi» Juventus in campionato che diventano 15 con le tre di Coppa Italia. Zero a quattro il risultato che conta, festeggiato dai tifosi juventini in netta maggioranza al Bentegodi. Un successo maturato nel primo tempo quando la Juve ha fatto il bello e cattivo tempo, ha meritato l’ennesima vittoria, agevolata da un Chievo inesistente. Nella ripresa, dopo un’illusione clivense duranta una manciata di minuti, è ripreso il tiro al bersaglio bianconero che ha prodotto altre due reti realizzate da Alex Sandro e Pogba.
Primo Tempo. Botta e risposta in avvio, Inglese da una parte, Alex Sandro dall’altro, stesso esito: palla sopra la traversa. 5’: Juve in vantaggio con Morata che sottomisura, a porta vuota, corregge in rete il centro di Lichtsteiner dalla destra. E’ un monologo Juve in avvio, il Chievo è troppo timoroso. Si presenta Pogba: botta da fuori, anche stavolta palla sopra la traversa. La Juve fa quello che vuole: Lichtsteiner centra nuovamente, Dybala non ci arriva per un soffio. Si presenta anche l’argentino, la sua conclusione liftata non centra lo specchio della porta. 27’: Dybala stavolta trova la porta, Bizzarri si salva con i pugni. Al di là della differenza di valori tecnici, il Chievo è completamente (e inspiegabilmente) assente in fase offensiva: Inglese reclama un pallone giocabile, nessuno glielo confenziona. La prima conclusione clivense: rasoterra di Rigoni, neutralizzato da Buffon al 38’. Il tempo di dire: forse il Chievo ha preso un po’ di coraggio che la Juve confeziona il raddoppio sulla stessa falsariga della prima segnatura al 40’: cambia la fascia, la sinistra, chi centra, stavolta Khedira, ma non il finalizzatore, Morata, doppietta personale che diventa poker in appena tre giorni con le due reti realizzate in Coppa Italia contro l’Inter.
Secondo tempo. Il Chievo sembra un’altra squadra: in un paio di circostanze sfiora quella rete che potrebbe riaprire la gara ma il centro di Birsa taglia l’area bianconera senza che nessun compagno riesca a trovare la deviazione vincente. Quindi Radovanovic calcia a lato di poco. Ma si tratta di una fiammella in un oceano in tempesta. Quello che aspetta il Chievo quando Sandro realizza il tris al 16’ della ripresa mentre il poker lo firma Pogba. Un tiro al bersaglio bianconero contrapposto ad una squadra clivense annichilita. Sussulto d’orgoglio con Mpoku, Buffon gli chiude lo specchio della porta. Girandola di sostituzioni: dentro Pinzi, Gobbi e Pellissier per Radovanovic, Birsa e Mpoku; nella Juve ecco Padoin, Hernanes e Sturaro per Morata, Khedira e Lichtsteiner. Finisce qui: 4 a 0 per la Juve..