In un’intervista a France Football Cristiano Ronaldo ha svelato la ricetta del suo successo: “Primo, il talento. Senza quello, non puoi fare molto. Dopo, il lavoro, perché il talento senza lavoro è inutile. Nulla cade dal cielo. Non sarei mai arrivato dove sono senza la mia voglia di lavorare”.
“Se dipendesse da me, non giocherei che partite importanti, quelle della nazionale e della Champions – ha svelato il portoghese -. Sono quel tipo di gare che mi motivano, perché c’è interesse, un ambiente difficile, pressione. Poi è chiaro che bisogna essere professionisti ogni giorno per rispetto della tua famiglia e del club che rappresenti e che ti paga per questo, quindi dai sempre il meglio. Ma alla fine della carriera mi staccherò da tutto”.
“Il mio obiettivo è di rimanere giovane man mano che invecchio, mantenendomi così competitivo. Quanti calciatori della mia età giocano ai miei stessi livelli in una squadra come la Juventus? Devi essere intelligente per durare. A 19-20 anni ho capito che il calcio era una questione di numeri: titoli, record e gol. Settecento gol è un numero impressionante e mi rende ancora più orgoglioso il fatto che pochi giocatori abbiano raggiunto quella cifra. Il più bello? Quello in rovesciata con la Juve, perché era un gol che cercavo di segnare da anni” ha concluso Ronaldo.