Mariella Lamonica, giornalista di VareseSport e Bepi sport tv, dà i voti agli uomini di Allegri.
Perin 6: ordinaria amministrazione anche grazie ad un’ottima solidità difensiva, sul gol annullato a Saponara, però, la combina grossa. Tira un sospiro di sollievo.
Alex Sandro 6: ad intermittenza. Alterna cose buone ad imprecisioni quasi banali. Nel complesso meglio nel secondo tempo dove ha un piglio decisamente più propositivo.
Rugani 6.5: fa sempre o quasi la cosa giusta, anche nel caso dell’ammonizione spendendola bene. Con dei clienti così scomodi il livello di attenzione è massimo fino al 99’, regge bene.
Chiellini 7: è in uno stato di forma strepitoso, dalle sue parti non si passa in nessun modo. Spettacolare quando poi lo si ritrova in altre zone del campo a lottare con la voglia e l’entusiasmo di un ragazzino alle prime armi.
De Sciglio 5.5: in fase difensiva non demerita, in fase offensiva da rivedere. Sbaglia diversi passaggi, talvolta si preoccupa troppo di fare bene la cosa “difficile” quando per essere efficaci basterebbe fare quella più semplice.
Emre Can 6: quanto a volontà ed intraprendenza nulla da dire, quanto a precisione e lucidità così così. Ancora troppo macchinoso ha bisogno di mettere minuti nelle gambe e di collaudarsi al massimo nella macchina da guerra Juve. Saremo ripetitivi ma è un’arma preziosa a disposizione di Allegri su cui bisogna lavorare ancora un po’.
Matuidi 6.5: qualche errorino, qualche imprecisione quando deve impostate, ma è spregiudicato al massimo negli inserimenti. La sassata di sinistro ad inizio secondo tempo meriterebbe il gol, deve fare i conti peró con un super Audero.
Dal 82’ Douglas Costa 5.5: avrebbe le qualità per spaccare le partite pur giocando 10’ minuti, si perde in un bicchiere d’acqua mettendo in campo solo l’istinto e poca “intelligenza di gioco”. Dovrebbe gestire, non lo fa a dovere
Pjanic 7: tocca davvero una quantità infinita di palloni, ne sbaglia qualcosa che somigli allo zero, poco più o poco meno. Nelle sbavature (poche) dei suoi compagni di reparto, lui spicca sempre per ordine e gestione perfetta.
Dybala 7: raccoglie due grosse ovazioni: una al 97’ per un tacco con tunnel da stropicciarsi gli occhi, una al 98’ per l’ennesimo tackle che impedisce alla Samp di ripartire. Questa è la sintesi della sua partita, qualità e quantità a non finire.
Ronaldo 7.5: killer instinct Ronaldo ci mette proprio poco a dimostrare che il panettone non gli è bastato, il suo piatto preferito restano i gol, a giro, dal dischetto, di potenza, cambia poco. E così anche oggi, “stranamente” e “semplicemente” determinante.
Mandzukic 6: instancabile e gladiatore come sempre, meno reattivo del solito sulle palle sporche in area, quasi non ci si crede ma forse anche lui ha bisogno di tirare un po’ il fiato, ecco perché Allegri lo sostituisce a poco più di 20’ dal termine.
Dal 69’ Bernardeschi 6: un po’ come Douglas Costa dovrebbe provare a gestire meglio alcuni palloni e lasciarsi ingolosire meno dalla giocata di prima. Avrà modo per crescere ed essere ancora più determinante.
All. Allegri 6.5: bisognava tornare a vincere e così è stato. La Juve non è cinica come potrebbe e dovrebbe essere, qualche leggerezza c’è, ma pare sempre avere tutto sotto controllo anche quando cambia modulo e opta per soluzioni diverse. In sintesi: campioni d’inverno con i soliti record in tasca.