La presentazione di Clam.it, una startup belga che ha realizzato un app che approda in Italia e permette il recupero di denaro per chi ha dovuto sopportare voli con lunghi ritardi, cancellazioni o andati in overbooking, è stata l’occasione per incontrare l’ambasciatore del Belgio in Italia, Patrick Vercauteren Drubbel.
Sportal.it ha raccolto le dichiarazioni dell’ambasciatore, che ha parlato di calcio giocato e anche del legame del belga più noto in Italia, ossia il centrocampista della Roma, Radja Nainggolan.
All’Europeo di calcio in corso in Francia, la nazionale del Belgio è stata eliminata agli ottavi, nonostante fosse nel novero delle favorite, il suo commento al riguardo?
La squadra belga ha giocato bene ma poteva giocare meglio e siamo un po’ tristi perché ha perso contro il Galles, una squadra di giocatori che hanno dimostrato di essere migliori dei nostri.
Eppure si definiva questa rosa “il Belgio più forte di sempre”, come anche confermato dal ranking FIFA, che alla vigilia del torneo la vedeva in seconda posizione, dopo anche essere stati in vetta al mondo.
È vero, quest’anno abbiamo una squadra molto forte, molti calciatori belgi giocano in tutta Europa.
Tra i tanti ce ne sono alcuni che militano in squadra italiane, come Martens nel Napoli, ma soprattutto Radja Nainggolan. Che impressione ha di lui, lo conosce?
Nainggolan è molto simpatico e gentile, è venuto qui all’ambasciata belga a Roma anche di recente: poco prima dell’Europeo ad inizio giugno, in occasione di un incontro con i giovani, che erano molto entusiasti nell’incontrarlo. È stata una bella giornata!
La vostra ambasciata è “vicina” agli sportivi di nazionalità belga, organizzate diversi eventi.
Sì, due settimane fa, in concomitanza della tappa italiana delle gare di qualificazione alle finali della World League, disputate a Roma, è venuta qui tutta la squadra con lo staff tecnico. Anche questa è stata una piacevole giornata di festa e di sport. Tutti molto contenti, anche se devo riconoscere che ero il più piccolo, dato che erano alti 2 metri e 10 centimetri. Purtroppo la notizia ha avuto poco risalto, dato che con l’europeo in corso in Francia, i giornalisti hanno parlato più del calcio che della pallavolo.
Succede anche in Belgio che il giornalismo sportivo si occupi prevalentemente di calcio, togliendo visibilità agli altri sport?
Sì, perché anche da noi il calcio è molto popolare. Un’altra disciplina molto seguita in Belgio è il ciclismo, che è molto popolare. Proprio in questa settimana è partito il Tour de France, a cui partecipano due squadre belghe. Inoltre abbiamo anche dei tennisti (ad esempio David Goffin numero 11 del ranking APT, ndr) impegnati nel torneo di Wimbledon, dopo aver ben figurato al Roland Garros e, ancor prima, a Roma agli Internazionali d’Italia di tennis.
Ritornando agli europei per quanto riguarda l’Italia come giudica il cammino degli azzurri e l’eliminazione, ai quarti, solamente dopo i calci di rigore contro la Germania?
La squadra italiana è molto buona, l’allenatore è stato bravo nell’organizzare un buon ambiente, consentendo di mettere su una “equipe” (squadra ndr) molto forte. Il match perso contro la Germania è un po’ come se fosse stata una finale anticipata.
Ecco il video: