Atalanta-Torino 1-1
Continua il momento tutt’altro che entusiasmante dell’Atalanta in campionato: nella gara giocata sabato pomeriggio, con calcio d’inizio alle 18, gli orobici non sono riusciti ad avere la meglio sul Torino, capace dal canto suo di disputare una prova concreta e di uscire dal Gewiss Stadium di Bergamo con un punto in più in classifica e, soprattutto, con il sesto risultato utile consecutivo, che tiene ben lontani i granata dalla zona pericolosa della graduatoria.
L’Atalanta è in realtà arrembante nei primi minuti e al 21′ esulta per la rete realizzata dall’ex di serata, Raoul Bellanova: dopo la verifica in Sala VAR, però, l’arbitro Piccinini annulla la rete per un mani dello stesso Bellanova. I nerazzurri sono alle prese anche con i problemi fisici di Kolasinac (sostituito al 30′ da Toloi), ma al minuto 35 vanno in vantaggio: cross dalla bandierina di Bellanova e colpo di testa vincente di Djimsiti, nulla da fare per Milinkovic-Savic.
Il Torino reagisce quasi immediatamente e al 40′ trova il gol dell’1-1: cross di Lazaro dall’esterno e colpo di testa di Maripan, il pallone batte per terra prima di superare Rui Patricio, alla sua prima presenza in campionato (l’unica, in precedenza, è stata la gara contro il Cesena in Coppa Italia) fra i pali della squadra di Gian Piero Gasperini.
Nella ripresa altro problema per i nerazzurri, con De Ketelaere che lascia il campo infortunato, cedendo il suo posto a Pasalic al 57′, ma l’Atalanta continua ad attaccare e al 74′ ha una grande opportunità per tornare davanti: Tameze trattiene Retegui in area, l’arbitro non ha dubbi nell’assegnare il tiro dal dischetto che però lo stesso centravanti nerazzurro sbaglia, facendosi ipnotizzare da Milinkovic-Savic.
Nel finale Gasperini getta nella mischia Gianluca Scamacca, alla sua prima presenza dopo il lungo periodo di stop per infortunio, ma il risultato non cambia. Il pareggio serve più al Torino, che sale a 27 punti e si porta a +7 rispetto al terz’ultimo posto, che all’Atalanta, che va a 47 punti e consolida il terzo posto, ma rischia di dover dire addio ai sogni di gloria in caso di vittoria, domenica, del Napoli a Roma e dell’Inter nel derby contro il Milan.