“L’uomo e il mare” di Stefano Tamburini: romanzo-verità sulla tragica morte di un ex calciatore e sulle tremende illazioni

Il nuovo libro di Tamburini

“L’uomo e il mare”, pubblicato da Edizioni Il Foglio, è un romanzo-verità che narra i tragici eventi accaduti il 2 febbraio 1989. In quel giorno, le acque di Piombino furono teatro di morte e terrore quando uno squalo attaccò un sub, causando panico in tutta la costa toscana.

Stefano Tamburini, autore del libro, è un giornalista di lungo corso, già direttore di diverse testate tra cui il Corriere Romagna, Agl (l’agenzia del Gruppo Espresso), La Città di Salerno e Il Tirreno. Questo evento scatenò una serie di speculazioni e teorie complottiste che tentarono di screditare la vittima, insinuando che Costanzo avesse orchestrato la propria scomparsa per truffare un’assicurazione inesistente o che fosse stato coinvolto in un incidente con esplosivi durante una battuta di pesca.

Il romanzo racconta una storia di 35 anni fa, altrettanto terrificante come può esserlo quella di un uomo ucciso da uno squalo. Ma la narrazione va oltre, esplorando il devastante “dopo”, dove uomini più feroci dello squalo stesso cercavano di manipolare la verità, infangando la reputazione dei testimoni e la memoria della vittima, Luciano Costanzo.

Costanzo, 47 anni, era un lavoratore portuale ed ex calciatore, noto per aver giocato in diverse squadre come Massetana, Piombino, Acireale, Livorno, Savoia e Paganese. L’opera si pregia della prefazione di Giangiacomo De Stefano, produttore, autore e regista cinematografico.

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