“Da piccolo vendevo l’acqua per vivere”.
E’ un Victor Osimhen che parla a cuore aperto quello intervistato dal Troost Ekong per il suo canale Youtube. L’attaccante del Napoli ha parlato della sua infanzia, vissuta in condizioni surreali: “Quando ero piccolo vendevo bottiglie d’acqua in strada per vivere. Tanta gente anche della mia famiglia stava peggio di me. Dove sono cresciuto, nulla è promesso. lì qualunque cosa tu voglia ottenere devi lavorare duramente per averla. Quando lavori così duramente per ottenere quei soldi sei anche consapevole di come li spendi e così ho aiutato la mia famiglia. Mio fratello vendeva giornali, mia sorella vendeva arance e io stavo nel traffico a inseguire macchine per dar loro acqua e ottenere dei soldi”.
E’ tra i giocatori africani più pagati nella storia: “La vivo bene. È iniziato tutto come un sogno, un sogno d’infanzia. Volevo solo diventare un giocatore professionista e seguivo e mi ispiravo a grandi leggende come Didier Drogba, Obi Mikel, Odion Ighalo e molti altri. Sento che essere in grado di raggiungere questa impresa è uno dei successi più grandi della mia vita. Sono grato a Dio per questo”.
“Sento che le difficoltà mi hanno davvero aiutato nella vita e sono grato per dove sono oggi perché quello che ho passato mi ha plasmato e mi ha fatto diventare l’uomo che sono oggi e sono davvero grato a Dio per questo” ha concluso il nigeriano.