Prima la paura, poi la vetta della classifica.
Lazio in testa alla Serie A al termine della prima domenica di campionato, insieme alla sorpresa Verona. Questo l’esito della partita dell’Olimpico, terminata 3-1 contro un Venezia che pure aveva spaventato la squadra di Marco Baroni portandosi inizialmente in vantaggio. Poi il recupero dei padroni di casa, fino alla vittoria finale.
La domenica biancoceleste si apre in realtà nel peggiore dei modi: già al 3′ minuto Andersen sfrutta una leggerezza della retroguardia di casa e sorprende Provedel con un destro che porta il Venezia in vantaggio. Ma dura poco: all’11’ Castellanos sradica il pallone a Svoboda e non lascia scampo a Joronen. I ritmi restano alti: lo stesso Taty e Zaccagni cercano il raddoppio, ma dall’altra parte ci prova anche Zampano.
Nel finale di tempo è quindi ancora Castellanos a diventare protagonista: prima sfiora la doppietta di testa, poi costringe Sverko al fallo in area. È rigore, che Zaccagni trasforma al 44′. Ma la partita non è ancora finita, come dimostrano le occasioni di inizio ripresa: Casale e Zaccagni da una parte, Gytkjaer e Haps dall’altra.
Il Venezia prova a tenere in apprensione la Lazio, che però all’81’ chiude la partita nel più beffardo dei modi per i lagunari: sull’iniziativa di Guendouzi la palla finisce sui piedi di Lazzari, che crossa al centro dove è Altare a deviare alle spalle di Joronen il pallone che di fatto chiude la partita. C’è il tempo per un palo del solito Castellanos e per un miracolo di Provedel sullo stesso Altare, ma il risultato non cambia più. E la Lazio può festeggiare.