L’esordio si avvicina, lo spirito è il solito di sempre.
Italia nuova, con Luciano Spalletti ct pronto a debuttare nel suo nuovo ruolo in vista della sfida alla Macedonia del Nord di sabato sera che rappresenterà il primo passo nella corsa verso Euro 2024. E alla vigilia della trasferta di Skopje, il selezionatore degli Azzurri ha inquadrato i temi della squadra non rinunciando a una piccola frecciatina.
Spalletti è partito dalle assenze con cui dovrà fare i conti sin dalla sua prima partita da ct: in Macedonia del Nord mancheranno infatti Federico Chiesa e Lorenzo Pellegrini. “Questo non cambia nulla, perché abbiamo 30 calciatori e ci fidiamo di ognuno di loro. Ce ne sono anche altri”, ha dichiarato. Quindi la battuta: “Per la prima volta ho un presidente che mi prende tutti quelli che volevo. Non mi era mai capitato un presidente del genere, perché me li ha comprati tutti. Più tranquillo di così, come devo essere?”.
Chi resterà un punto di riferimento anche della sua Italia è Ciro Immobile, nel nuovo ruolo di capitano. “La fascia sarà sua fino all’Europeo – ha annunciato Spalletti -. Dopo vedremo se rimescolare qualche cosa, anche perché il sistema di dare la fascia a chi ha più presenze non mi piace. Io dico che il capitano dev’essere chi si fa rispettare nello spogliatoio, è generoso, amico di tutti i compagni e apprezzato anche dagli avversari”.
Infine Spalletti si è soffermato sul rapporto tra gli italiani e la Nazionale, da ricostruire dopo le delusioni degli ultimi anni. “Dobbiamo riuscire a coinvolgere tutti. Puntiamo a fare risultato, ma abbiamo anche l’esigenza di generare amore verso ciò che faremo in campo. Solo questo stabilirà se siamo l’Italia”, ha spiegato.