I giocatori del Parma hanno ripreso martedì gli allenamenti dopo l’emozionante pareggio di San Benedetto del Tronto. Un giorno in più di riposo rispetto al consueto essendo la prossima partita in programma lunedì sera, quando per la prima volta in stagione i crociati giocheranno in posticipo al Tardini contro la Feralpi Salò con inizio alle 20.45.
Una gara che si annuncia come un vero spartiacque per la prima parte di stagione, dal momento che dopo la partita contro la squadra allenata da Tonino Asta il calendario presenterà una serie di impegni più abbordabili per il Parma, contro formazioni della parte bassa della classifica.
Come tutte le partite “pazze”, che danno indicazioni positive e negative, quella del “Riviera delle Palme” è stata analizzata in profondità da staff tecnico e giocatori, ma è chiaro che dopo aver vinto una sola partita contro teoriche rivali dirette, il Pordenone, e in modo rocambolesco, tifosi e ambiente tutto si aspettano un successo.
Tuttavia l’eco della gara giocata sabato non si è ancora spenta in casa dei rossoblù, pur attesi all’impegnativa trasferta di Venezia.
Dopo le pesanti accuse del presidente Fedeli nel post-partita, si apprende infatti dalle colonne del “Corriere Adriatico” che la società marchigiana ha mosso passi ufficiali con la Lega Pro per esprimere il proprio malcontento per la direzione dell’arbitro Fourneau: “Attraverso i canali istituzionali ho spiegato il nostro malcontento. Non ci va giù di perdere due punti per quell’episodio” ha detto il dg Andrea Gianni.
L’episodio in questione è ovviamente il contatto tra Radi e Guazzo nell’area della Samb, che ha portato alla concessione del calcio di rigore poi trasformato da Calaiò per il definitivo 2-2, oltre che all’espulsione dello stesso Radi. Assodato che il pallone era in gioco, e quindi una volta ravvisato il fallo l’arbitro è stato costretto a fischiare il rigore, in casa Samb si ritiene che il gesto di Radi sia stato accentuato dall’attaccante del Parma, traendo in inganno l’arbitro.
Di sicuro Guazzo non ha riportato conseguenze e il gesto non è stato violento, ma a termini di regolamento la decisione non sembra discutibile, come si può implicitamente leggere nelle parole del tecnico della Samb Ottavio Palladini: “Rivedendo le immagini dico che di contatti del genere ce ne sono tanti in area. Per me non era rigore, ma comunque nell’occasione siamo stati ingenui”. Capitolo, forse, chiuso.