Il suo gol in rovesciata al Romagna Centro resterà uno dei simboli della stagione del Parma, e non solo perché arrivato nell’unico stadio “di Serie A” della categoria, “Tardini” a parte, il “Manuzzi” di Cesena, o perché ha dato 3 punti fondamentali per chiudere la pratica-promozione.
Il fatto che Fabio Lauria abbia giocato solo 22 partite in stagione, appena la metà delle quali da titolare, è un segnale dello strapotere della rosa di Apolloni, che ha potuto alternare i tanti attaccanti a disposizione senza mai indebolire le potenzialità della squadra. Certo, l’esterno napoletano, condizionato da un lungo infortunio, avrebbe voluto giocare di più, e non ha nascosto la delusione per non aver potuto prendere parte alla festa-promozione contro il Rovigo, ma l’emozione per la cavalcata vissuta resta intatta.
Intervistato da Teleducato Parma, Lauria, autore domenica a Ravenna del 4° gol stagionale, ha confessato l’amore a prima vista con la città ducale, più forte della disabitudine alla panchina per chi, da Lumezzane a Venezia fino al Porto Tolle, aveva sempre giocato da titolare:
“Tutta la mia famiglia si trova bene a Parma. Ho conosciuto una città a misura d’uomo, bellissima, con le persone che ti coinvolgono senza essere invadenti e pressanti. All’inizio ho faticato un po’ ad accettare di ritrovarmi talvolta in panchina, ma in una piazza come Parma che vuol vincere la concorrenza è normale e l’ho capito. Adesso cercheremo di vincere lo Scudetto Dilettanti, è un dovere nei confronti di questa maglia”.
“Nel mio gol in rovesciata all’ultimo minuto al Romagna Centro penso ci sia tanto destino, che ha voluto fossi su quella palla dopo i due mesi di travaglio dal mio infortunio – ha detto Lauria ripensando alla prodezza del 13 marzo – Non pensavo più che sarei entrato, ho seguito l’istinto ed è andata bene”.
Perché se tutti i giocatori andranno a scadenza il 30 giugno come da regolamento, c’è da credere che tra i primi contratti a essere rinnovati ci sarà proprio quello di Lauria: “Rispetterò le decisioni della società, ma la mia speranza è rimanere qui”.