Non accenna a placarsi la bufera scatenata dagli atti di antisemitismo dei tifosi della Lazio collocati nella Curva Sud dell’Olimpico durante la partita contro il Cagliari.
Durante il turno infrasettimanale sono stati letti dei passi del ‘Diario di Anna Frank’ prima delle partite, la Lazio rischia la squalifica del campo, ma sul piano politico e sportivo il caso è aperto.
La Procura Federale ha contestato a Claudio Lotito e alla Lazio di aver violato l’articolo 1 bis del codice di giustizia sulla lealtà sportiva e l’articolo 11 sui comportamenti discriminatori: il presidente biancoceleste però non ci sta ed è già passato al contrattacco.
La Lazio ha infatti reso noto di “aver dato mandato ai propri legali di procedere in tutte le sedi (penali e civili) per l’accertamento dei reati e il risarcimento dei gravi danni patrimoniali e non patrimoniali, derivanti dalla lesione della credibilita’ e del prestigio della societa’ quotata S.S. Lazio S.p.A. e del suo presidente, Claudio Lotito, nei confronti dei soggetti, delle persone e delle testate giornalistiche, televisive e radiofoniche, che hanno attribuito comportamenti, fatti, frasi e interpretazioni in difformita’ da quelle realmente pronunciate e verificatesi”.
Il riferimento è alla telefonata “rubata” a Lotito, nella quale il presidente della Lazio definiva “una sceneggiata” la visita alla Sinagoga.