Lazio-Roma, José Mourinho se la prende con l’arbitro e aggiorna su Paulo Dybala
Ecco le dichiarazioni ai microfoni di Sportmediaset del tecnico dei giallorossi José Mourinho dopo la sconfitta nel derby capitolino per 1-0 contro la Lazio per un rigore di Zaccagni che è costato alla Roma l’eliminazione dalla Coppa Italia.
“Perdere fa sempre male, un derby ancora di più. Siamo sempre in difficoltà e lottiamo contro i nostri problemi, ma nelle ultime settimane avevamo fatto bene. Stasera abbiamo perso per un ‘rigore da var‘ non assegnato dall’arbitro a tre metri, ma dal video. Venti anni fa i giocatori non si sarebbero buttati come fanno oggi. Oggi la Roma mi sembrava la squadra con più personalità e messa meglio in campo, ma quando perdiamo Dybala cambia tutta la nostra partita. Senza di lui c’è meno qualità nel possesso palla e qualità, ma abbiamo un preso un gol ridicolo per l’azione da cui è arrivato. Non possiamo prendere quell’azione da una rimessa laterale nostra. In queste partite chi segna per primo è avvantaggiato e chi gioca in casa fa sparire i palloni, poi con Orsato va sempre così: la squadra che segna per primo poi vince perché lui poi non fa più giocare”.
“Dybala ha avuto il solito problema muscolare alla gamba. Ha giocato due giorni fa e lui non ha avuto il tempo per recuperare. In questa partita però mi serviva e anche lui voleva essere in campo, ma a differenza di Mancini che gioca sul dolore per Paulo la difficoltà muscolare è diversa. A livello individuale sono un po’ deluso da qualcuno perché si poteva fare di più. Lavoriamo molto sugli esterni per arrivare al cross, arriviamo sul fondo e poi non crossiamo dopo tutte le difficoltà per arrivarci. Dal punto di vista del collettivo però i ragazzi danno tutto quello che hanno. Uscire dalla Coppa Italia è un peccato, spiace per i tifosi ma guardiamo avanti e pensiamo alla sfida in casa del Milan per poi riposarci finalmente e recuperare”.
“Il fallo in area dovrebbe essere la pena massima, qualcosa di una violenza importante. Orsato di solito fa giocare questo tipo di azioni a centrocampo e sul campo non ha dato rigore. Poi c’è uno seduto davanti al monitor che lo chiama e nel video c’è un minimo contatto, quindi è finita lì dopo lo show fatto dal calciatore che si adattano a queste situazioni. Huijsen? Dean è un bambino, fortissimo e che merita questi palcoscenici ma è comunque un giocatore con una manciata di minuti in Serie A in carriera”.