Lele Oriali a braccetto con Antonio Conte

Le parole di Oriali

Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Umberto Chiariello” è intervenuto il direttore dello staff tecnico della SSC Napoli, Lele Oriali.

“Ricostruzione del Napoli? Intanto è una indicazione avuta dal presidente, è l’idea iniziale di ciò che è rimasto dall’ultima stagione: ancora oggi non si capisce come mai una squadra che vince il campionato arriva a 40 punti dalla testa l’anno dopo. L’idea era di ripartire, scegliendo il mister che in fatto di ricostruzioni è il numero uno: anche all’Inter anni fa arrivammo in una situazione da rimettere in piedi, erano tanti anni che non vincevano nulla. In queste situazioni in cui ci sono difficoltà, Conte si esprime al meglio, lo intrigano e così ha accettato il Napoli. Mi chiamò e mi disse che era una situazione dove c’era molto da fare, un progetto a medio-lungo termine per riportare il Napoli dove gli compete. Queste cose intrigano anche me”.

“Risultati? Va dato merito all’allenatore, è il fuoriclasse del nostro gruppo. Poi anche giocatori ed ambiente, ma stiamo con n piedi per terra perché il nostro obiettivo inizialmente non era vincere il campionato. Però lì sopra ci stiamo volentieri, ma l’obiettivo è di arrivare alla fine cercando di essere tra le prime quattro per poi giocare la Champions League, importante anche economicamente. Ma a questo punto della stagione stiamo lì sopra perché qualche squadra sta mancando”.

“La squadra che mi ha impressionato? L’Atalanta, assieme all’Inter, ritengo che abbia molto di più rispetto a tutte le altre e anche a noi: hanno una rosa consolidata da anni, si sono rinforzati e hanno quasi due squadre. Ritengo che siano le favorite per lo scudetto, poi ci sono le outsider come noi. Il campionato è anomalo finora, vista la classifica molto stretta in alto: mancano i punti del Milan così come la Juventus, torneranno su. Sarà una lotta fino alla fine e speriamo di sorridere tutti assieme”

Chiosa su Conte: “Ci siamo visti e incontrati quando fu scelto come CT della Nazionale, c’era bisogno di un cambio anche in Federazione per il ruolo di team manager, Gigi Riva stava per lasciare e serviva un sostituto. Il presidente Tavecchio mi chiamò, gli sarebbe piaciuto se avessi preso il ruolo. Chiesi di chiedere al tecnico se andassi bene, io ho vissuto all’Inter e lui alla Juventus: organizzato l’incontro, ci trovammo subito a Milano in un ristorante. Dopo cinque minuti ci siamo capiti al volo, siamo stati due uomini di fatica, il nostro ruolo era simile e ci siamo subito ‘sposati’. Da allora siamo andati di pari passo con varie esperienze, anche all’Inter facendo bene”.

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