Marko ci è ricaduto. Ma sembra essersi già redento. Il carattere a dir poco esplosivo è da sempre il peggior nemico della carriera di Livaja, attaccante croato cresciuto nel vivaio dell’Inter, dai grandi mezzi tecnici, ma troppe volte protagonista di episodi extra-campo.
Dal pugno a Radovanovic ai tempi dell’Atalanta, alla lite con gli stessi tifosi neroblu alla base dell’addio alla Dea. Dopo il passaggio al Rubin Kazan, Empoli poteva essere il posto giusto per ripartire e invece ecco il nuovo scivolone.
Livaja non ha incassato bene il mancato impiego contro il Frosinone, al punto da lasciare la panchina in aperta rottura con Giampaolo dopo l’ingresso di Mchedlidze, prima ancora che l’allenatore effettuasse la terza sostituzione.
L’Empoli aveva annunciato provvedimenti, ma il caso sembra rientrato grazie alla scuse del giocatore: “Voglio chiedere scusa a tutti per quanto successo sabato – ha detto Livaja alla ripresa degli allenamenti – E voglio anche ringraziare la società che le ha accettate e mister Giampaolo che, ancora una volta, si è dimostrato una gran persona e che, per il rapporto che mi lega a lui, reputo come un padre”.