In primis sono stati i giocatori a condannare duramente le intemperanze dei propri ‘tifosi’ (o meglio, la frangia degli hooligans croati). Perisic, Rakitic, Mandzukic: tutti sconcertati e infuriati con chi ha lanciato in campo prima i fumogeni e poi un petardo esploso a ridosso di un vigile del fuoco causando la sospensione della partita per 6 minuti e probabilmente la rimonta in extremis dalla Repubblica Ceca.
Ma quegli stessi giocatori potrebbero pagare molto care le poco lodevoli scorribande degli hooligans sugli spalti. La sentenza arriverà solo lunedì, ma iniziano a filtrare le prime voci sui provvedimenti che verranno adottati nei confronti della Croazia. In virtù anche dei tanti precedenti dei più scalmanati tra i tifosi balcanici, la nazionale sarà diffidata – come riportato da Sky Sport -: cioè se nella gara di martedì a Bordeaux contro la Spagna gli ultras croati dovessero causare altri scontri, la Croazia sarebbe fuori, squalificata.
Questo è fondamentale per l’Italia, perché dalla sfida tra Croazia e Spagna uscirà l’avversaria degli Azzurri agli ottavi di finale, ovvero la seconda classificata del girone. Se i balcanici dovessero essere squalificati sarebbe la Repubblica Ceca a prendere il loro posto.