In Italia, oltre che col Diavolo, ha giocato con le maglie di Roma e Mantova
A 85 anni è morto Schnellinger, uno dei calciatori più talentuosi degli anni ’60 e ’70. Malato da diverso tempo, si è spento a Milano, dove risiedeva da anni. La sua carriera da calciatore è stata davvero prestigiosa. Classe 1939, ha giocato nel massimo campionato italiano per 11 stagioni.
Nel 1963, viene acquistato dalla Roma che lo gira in prestito, per un anno, al Mantova. Dopo una sola annata con i giallorossi (1964/65), arriva la chiamata del Milan. Con il Diavolo resta sino al 1974, vincendo tutto quello che si può: uno scudetto, una Coppa dei Campioni, una Coppa Intercontinentale, due Coppe delle Coppe e tre Coppe Italia (a cui va aggiunta quella conquistata nel suo unico anno a Roma).
Difensore di grande qualità e fisico, indossa la casacca rossonera per ben 334 volte, segnando tre reti. Lunghissima la sua permanenza nella nazionale della Germania dell’Ovest: dal 1958 al 1971. In totale, 47 gettoni con una rete ma non una rete banale, anzi diventata storica.
Suo il guizzo che vale, ai Mondiali del 1970, il supplementare nella gara Italia-Germania, la famosa “partita del secolo”. Una rete che l’ha reso famoso anche se non ha permesso ai tedeschi di vincere il match. Dopo il ritiro dal calcio, ha deciso di vivere proprio a Milano, in quella che è diventata la sua città d’adozione.