Crisi senza fine per il Manchester City
La vittoria dello scorso 4 dicembre contro il Nottingham Forest, arrivata dopo un pareggio e sei sconfitte fra campionato, Coppa di Lega e Champions League, sembrava aver messo la parola fine alla crisi di risultati del Manchester City: da allora, però, sono arrivati un pareggio (2-2 contro il Crystal Palace) e i ko contro Juventus e Manchester United a riaccendere la spia dell’allarme, il cui rumore si fa sentire ancora più forte dopo la terza sconfitta di fila, arrivata sabato sul campo dell’Aston Villa.
A Brimingham, la formazione allenata da Pep Guardiola ha iniziato malissimo, andando sotto al 16′ per effetto del gol di Jhon Duran, subendo poi il 2-0 al 65′ con la rete di Morgan Rogers. Soltanto la marcatura di Phil Foden in pieno recupero ha reso un po’ meno amaro il punteggio, ma i giochi erano ormai ampiamente fatti.
Dal 30 ottobre, dunque, il bilancio del Manchester City è impietoso: un solo successo, due pareggi e ben nove sconfitte, alcune delle quali pesantissime come il 4-1 inflitto dallo Sporting in Champions, lo 0-4 in Premier League contro il Tottenham e le nette affermazioni di Liverpool e Juventus, rispettivamente in campionato e nella massima competizione europea, per 2-0.
Dopo diciassette giornate di campionato, dunque, il Manchester City non solo è lontanissimo dalla vetta della classifica (il Liverpool, giocando due partite in meno al 21 dicembre, ha raccolto ben nove punti in più), ma rischia anche di ritrovarsi fuori dalla zona Europa. E in Champions non va meglio: a due turni dalla fine della fase a gironi, il City è ventiduesimo, con un solo punto di vantaggio sulla zona eliminazione.