Seconda partita di Nations League per l’Italia, che dopo il pareggio contro la Polonia si trova già al bivio. Contro il Portogallo a Lisbona una sconfitta potrebbe essere esiziale, costringendo all’addio al primo posto e alla conseguente Final Four di giugno, ma soprattutto spalancando il rischio dell’umiliante retrocessione in B.
Da Lisbona il ct azzurro Roberto Mancini prova a scacciare le critiche sgorgate dopo il pari di Bologna: “Ho letto troppa negatività dopo la partita contro la Polonia. Abbiamo commesso degli errori, ma è normale, non abbiamo fatto così male, anche Jorginho che è stato tanto criticato è migliorato con il passare dei minuti. Il problema è che abbiamo sbagliato troppi passaggi e che abbiamo attaccato con pochi giocatori, poi è difficile non concedere occasioni, piuttosto pensiamo a sfruttare meglio quelle che creiamo. Purtroppo serve pazienza, ma in Italia non ce l’ha nessuno”.
Mancini non si è sbilanciato sulla formazione, limitandosi ad anticipare la presenza di Chiesa dal primo minuto, ma in attacco dovrebbe cambiare tutto. Fuori anche Balotelli e Bernardeschi, anche se il ct ha preso le difese di Super Mario dopo l’affondo di Sacchi: “Arrigo è stato un grande allenatore, di calcio ne capisce, ma penso che sia stato un po’ troppo duro. Mario sa bene come ha giocato a Bologna”.
Il tecnico ha poi risposto alla polemica innescata dalla frase sui pochi italiani che giocano: “Non siamo al massimo della condizione, qualcosa cambierò, c’è stato di mezzo anche un viaggio. Io ho solo detto che hanno giocato pochi italiani, alcuni mi hanno attaccato per questo dicendomi che giocano quelli bravi. Per me ci sono giocatori bravi italiani e giovani e che meritano di giocare”.