L’ultima settimana di Roberto Mancini è stata parecchio tribolata. La gioia per la qualificazione in semifinale di Coppa Italia è stata infatti rovinata dalla querelle con Maurizio Sarri, chiusa definitivamente dalla ‘pace’ siglata fra i due allenatori. “E’ stato fatto un comunicato, la situazione è chiusa”, il lapidario commento del tecnico jesino in conferenza stampa.
In campionato i nerazzurri sono reduci da una sconfitta e da un pareggio che hanno fatto scivolare la ‘Beneamata’ al terzo posto in classifica a -4 dal Napoli capolista. Quella contro il Carpi, a San Siro, non sarà però una gara semplice: “Con il Carpi sarà una delle partite più dure, perché pensi che sia facile ma non lo è. Dobbiamo assolutamente tornare a vincere, serve una grande partita dall’inizio e grande concentrazione come a Napoli”.
Nonostante qualche critica di troppo, l’ex allenatore del City gonfia il petto: “C’è stato un passaggio a vuoto tra Lazio e Sassuolo che non ci voleva: errori che abbiamo pagato. Dobbiamo però avere la consapevolezza che nessuno ci ha dominato ad eccezione della Fiorentina, in una partita strana”.
Una chiosa finale sul mercato e sulla situazione che riguarda Fredy Guarin in particolare: “Ho un debole per lui, ma non tutti la vedono come me. Capisco che ci siano giocatori che pensano di aver finito la propria storia con un club per mancanza di stimoli. Se rimarrà qui farà del suo meglio per farci tornare in testa”, ha poi concluso il Mancio.