Giornate piene di incontri per il commissario tecnico della Nazionale Italiana di calcio, Roberto Mancini. Nelle vesti di l’ambasciatore Unicef infatti nei giorni scorsi, presso il Palazzo dei Convegni in Corso Matteotti nella natia Jesi, aveva incontrato i presidenti e volontari dell’Unicef Marche, giovedì scorso invece è stata la volta di un incontro con la stampa presso il quartier generale dell’Unicef a Roma, moderato dal direttore generale Paolo Rozera.
Roberto Mancini era fresco della nomina come vincitore del premio Bearzot2019, che gli verrà consegnato il prossimo 27 maggio al salone d’onore del CONI, succedendo all’ex-tecnico giallorosso Eusebio Di Francesco.
L’incontro presso la sede dell’Unicef è stata l’occasione per molti giornalisti per conoscere il Mancini pensiero su diversi temi del momento.
Innanzitutto le prime parole del CT sono state rivolte al caso Kean durante la partita della Juventus a Cagliari: “L’atteggiamento usato contro Kean è insopportabile. I comportamenti razzisti vanno stigmatizzati, non se ne può più. Vanno prese delle posizioni, bisogna agire anche duramente affinché queste cose finiscano. L’esultanza dell’attaccante? È un ragazzo, magari la prossima volta non lo farà, ma probabilmente si è sentito in difficoltà”.
E più in generale sul tema razzismo, Roberto Mancini ha dichiarato “Anche in Inghilterra, dove sono molto più avanti di noi nella lotta al razzismo, accadono ancora queste cose, ma noi dobbiamo fare molto di più per eliminarle del tutto”.
Poi, sul caso Bonucci: “Credo che sia stato frainteso. Comunque sembra che la cosa importante sia la polemica tra Balotelli e Bonucci, mentre credo che lo sia quanto accaduto in campo. Bisogna fare in modo che non avvenga più. Problemi in ottica Nazionale? È da vedere se verranno convocati tutti e tre”.
Commentando i giovani calciatori, saliti alla ribalta non solo nazionale ma anche europea, come lo juventino Kean e il romanista Zaniolo, Mancini, ex-giovane enfant prodige del calcio italiano, ha dichiarato: “Consigli a Kean? Gioca in un club dove credo gliene diano, ha un allenatore esperto che sicuramente lo aiuta. Non ha bisogno dei miei consigli, quando poi verrà in Nazionale parlerò con lui per spiegargli qualcosa che magari può essergli utile. Moise come il primo Balotelli? Auguro a Kean di fare quello che ha fatto Mario quando era giovane, perché c’è stato un momento della carriera di Mario in cui è stato un giocatore straordinario. Quindi speriamo che riesca a fare queste cose per tanti anni”.
Mentre su Zaniolo ha commentato “Lui è un bravo giocatore, un ragazzo giovane che deve imparare ancora tanto e deve crescere e migliorare. La cosa più importante per lui è giocare, e giocare sempre come sta facendo adesso”. Sulle sirene di mercato di alcuni top-club europei sul talento giallorosso, Mancini ha detto “Se è consigliabile per Zaniolo restare alla Roma anche se i giallorossi non dovessero qualificarsi alla prossima Champions League? Non lo so, lui è un bravo giocatore, un ragazzo giovane che deve imparare ancora tanto e deve crescere e migliorare. La cosa più importante per lui è giocare, e giocare sempre come sta facendo adesso”.