Superato, pur tra qualche difficoltà, lo scoglio dell’Arabia Saudita al debutto sulla panchina azzurra, Roberto Mancini è subito costretto ad alzare l’asticella dovendo affrontare la Francia nella seconda delle tre amichevoli di fine stagione, prima di dover tristemente guardare il Mondiale dalla tv.
Logico che Mancini avrebbe fatto a meno di sfidare una delle favorite per il successo finale a Russia 2018 già alla seconda partita, con tanto lavoro da fare, una condizione atletica da rivedere e un morale inevitabilmente non alto, ma il tecnico jesino è comunque curioso di vedere quali risposte darà la squadra, che sarà cambiata in numerosi effettivi rispetto a quella vista a San Gallo: “Sono curioso di vedere come ci comporteremo contro una squadra che sta più avanti di noi, una candidata a vincere il Mondiale – ha detto Mancini da Nizza in conferenza stampa – Sarà un buon test e sarà importante avere un buon comportamento in campo. La formazione? Vedrò domani, in base a chi scenderà in campo potrà variare anche il modulo. Abbiamo tanti giovani che devono fare esperienza velocemente, questa partita servirà a dare la possibilità a quelli che hanno meno esperienza di cimentarsi contro giocatori che ne hanno molta di più”.
Mancini, che ha annunciato la presenza in porta di Sirigu, e non Perin, al posto di Donnarumma, è poi tornato sulle difficoltà anche psicologiche nell’assorbire la mancata presenza al Mondiale, pur a distanza di mesi: “Abbiamo vissuto un dramma, ma chi cade in basso più risorgere alla grande e noi abbiamo le qualità per farlo. La strada è molto lunga, ma in questi giorni abbiamo lavorato bene”.