Marco Giampaolo ha solo un obiettivo in testa
Marco Giampaolo, allenatore del Lecce, ha rilasciato una lunga intervista a Radio TV Serie A con RDS. “Sono stato due anni a casa e non mi sono mai annoiato – ha esordito -, non è che non dormivo perché dovessi allenare una squadra e quindi ho trascorso il primo anno a fare cose diverse rispetto a pensare al calcio. Poi superato il primo periodo, mi sono messo a far cose che mi piacevano e non ho fatto altro che aspettare la chiamata che potesse rimettermi in gioco. La mia preoccupazione era farmi trovare pronto e preparato nel momento in cui fosse arrivata la chiamata ma mi preparavo, studiavo, aggiornavo per essere pronto nel momento in cui fosse arrivata una proposta. Ma l’ho vissuta serenamente”.
“Il Lecce è una squadra abbastanza giovane e molti giocatori possono sfruttare il fatto che essendo giovani possono avere margine o ambizioni diverse – ha aggiunto il tecnico dei salentini -. Qualche giocatorino interessante c’è, qualcuno è più esperto, affidabile e garantisce un livello di prestazione sempre buono, qualcuno magari una domenica sì e l’altra un po’ meno, però questo fa parte del processo di crescita e dei buoni profili ci sono. E poi il Lecce ha dimostrato di saper scegliere i calciatori, il settore giovanile è un fiore all’occhiello, tanti calciatori nel settore giovanile poi magari hanno uno sfogo naturale in prima squadra e questo è la storia recente che lo dice”.
Idee chiarissime sull’obiettivo: “L’obiettivo è salvarsi il prima possibile, il campionato è durissimo e i competitor sono agguerriti, le squadre dietro giocano bene, il campionato è duro e difficilissimo e l’obiettivo è quello perché la lotta è bella tosta”.
Su Patrick Dorgu: “È molto giovane, è un ragazzo di grandi qualità fisiche e tecniche, ancora bisogna capire qual sia la sua collocazione precisa in campo, quella più naturale. In questo momento credo di sapere quale sia ma questo non significa che lui non possa avere delle evoluzioni. Però è un giocatore forte che ha grande autostima, grande personalità, un bel motore, poi ovviamente dalla sua ha l’età e non può far altro che migliorare.
Su Federico Baschirotto: “É sempre al campo, anche quando c’è il giorno di riposo. E’ arrivato in Serie A grazie al rispetto dei suoi principi di sacrificio. Lui dice “io sono arrivato in A perché ho sempre fatto così, perché altrimenti non ci sarei mai arrivato” e questo diventa la sua forza. Ha una disponibilità al lavoro straordinaria, è un capitano giusto e presente, con il quale io ho un ottimo rapporto, è molto importante per questo Lecce e quasi determinante. E’ un punto di riferimento non soltanto calcisticamente, ma lo è con tutta la sua sfera”.