Walter Mazzarri ora guida il Watford, attualmente stanziato al decimo posto in Premier League trascinato dai gol di Deeney. Non allenava da quando, all’undicesima giornata della serie A 2014/2015, è stato esonerato dalla dirigenza dell’Inter.
E proprio dell’Inter Mazzarri ha parlato in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport: “Penso che il tempo sia stato galantuomo. C’erano molte attese, come è lecito nel caso di un club come l’Inter, ma nel giudizio sui risultati non si tenne conto dell’effettivo valore della rosa. Pochi mesi dopo il mio arrivo ci fu un cambio storico al vertice del club, con il passaggio delle consegne da Moratti a Thohir. E poi mi ritrovai con diversi calciatori in scadenza. Prima della svolta societaria eravamo secondi, poi scivolammo al quinto posto, ma quella era l’esatta dimensione dell’Inter di allora”.
Ma oltre all’Inter, nel passato italiano del tecnico livornese è impossibile dimenticare il Napoli. Che ora sarà impegnato negli ottavi di Champions League contro il Real Madrid: “Il Napoli può giocarsela – ha affermato Mazzarri -. E’ arrivato il momento di superare finalmente gli ottavi. Tifo per il Napoli. Non ho dimenticato l’amarezza dell’eliminazione con il Chelsea nel 2012, quando il gol di Ivanovic nei supplementari ci fece salutare l’Europa. Quel Chelsea avrebbe poi vinto la Champions”.
Infine il capitolo Watford: come è nata l’avventura d’oltremanica? “Avevo voglia di mettermi in discussione e di affrontare un’esperienza diversa. La Premier mi ha sempre affascinato. C’erano state altre richieste, ma ho scelto il Watford perché mi sono trovato in sintonia con le idee del presidente Gino Pozzo. Ho chiesto solo una cosa: un dialogo continuo e diretto con lui”, ha concluso Mazzarri.