Fischi a San Siro. Il malinconico 1-1 del Milan contro la Lazio riallarga la frattura tra i giocatori di Mihajlovic e i tifosi. Con la Champions lontanissima, al pari del 5° posto, la squadra sembra aver smarrito dopo la sconfitta in casa del Sassuolo anche il filo del gioco e della fiducia che era stato trovato durante la lunga striscia utile in campionato.
E il rischio è quindi quello di avviarsi verso un finale di stagione anonimo.
“Potevamo recuperare 2 punti su Fiorentina e Inter, ma è stata l’ennesima occasione persa – ha detto un deluso Sinisa Mihajlovic a Premium Sport – Il primo tempo è stato equilibrato, nella ripresa abbiamo dominato, ma creiamo tanto senza riuscire a segnare. Anche oggi abbiamo preso due pali, siamo la squadra che ne ha colpiti di più in Serie A, ci siamo procurati tante punizioni. Ma non siamo stati brillanti sul piano tecnico”.
Non resta che consolarsi con la prova confortante di Luiz Adriano: “Ha fatto una buona partita, non giocava dalla gara di andata in Coppa Italia contro l’Alessandria. Non ha ancora la condizione, ma ha giocato finché ha avuto forza”.
Non basta però per scuotere un attacco che non punge. E qui l’analisi di Sinisa è impietosa: “Non abbiamo le soluzioni per cambiare la partita in corso, non abbiamo la qualità necessaria sugli esterni. Balotelli e Menez non hanno le caratteristiche di Luiz Adriano e Niang, non hanno lo stesso spirito di sacrificio”.
Considerazioni da girare dritte a Berlusconi, che nel pre-gara aveva punto ancora per il gioco deludente: “Sono sempre le stesse cose, posso fare copia-incolla” ha tagliato corto Mihajlovic che ha poi glissato sul futuro e le voci sulla Lazio: “Adesso sono l’allenatore del Milan, faremo i conti a fine campionato. Ma gli anni a Roma sono stati molto importanti per me”.