Le parole di Giovanni Malagò
Anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha commentato ai microfoni del TG2 l’episodio che ha coinvolto Mike Maignan durante la sfida contro l’Udinese di sabato sera, al “Bluenergy Stadium” di Udine, poi vinta dai rossoneri all’ultimo respiro grazie alla rete decisiva di Okafor, che ha siglato il definitivo 3-2.
“Sarebbe finalmente indispensabile che il caso Maignan potesse essere l’ultimo. Sappiamo benissimo quanto sia indispensabile che non ci siano differenziazioni ad alcun livello e lo sforzo che il Cio sta facendo per tenere unito questo mondo è sotto gli occhi di tutti. Per cui ci auguriamo che chi di competenza, organi di giustizia sportiva e ordinaria, facciamo il loro corso in modo autorevole e consentitemi di dire forte, per evitare che ci possano essere dei soggetti che si sentano ‘autorizzati’ con una pena lieve a dare questo cattivo esempio” questo il pensiero di Giovanni Malagò.
In aggiunta, sugli insulti razzisti ricevuti da Mike Maignan, è intervenuto anche il dg dell’Udinese Franco Collavino ai microfoni di “Radio Sportiva”: “Stiamo lavorando alacremente per individuare i responsabili. Fortunatamente abbiamo uno stadio all’avanguardia e quindi abbiamo gli strumenti per poterlo fare. Si tratta di individuare una, due, tre persone al massimo in una curva di cinquemila persone, è come cercare un ago nel pagliaio ma noi lo faremo. Abbiamo un unico obiettivo, quello di sbattere fuori per sempre dal nostro stadio questi soggetti, che non meritano di stare in un contesto come quello di Udine. Credo sia sufficiente applicare le norme esistenti, per agire dobbiamo individuare e punire i singoli individui responsabile e dall’altro dobbiamo andare nelle scuole per seminare una cultura di integrazione e rispetto. Non ci aspettiamo effetti sul piano sportivo, sul piano sostanziale la società farà tutto per individuare e escludere per sempre dallo stadio questi soggetti”.