Tra le “vittime” del Giudice Sportivo dopo la finale di Supercoppa Italiana giocata a Gedda tra Juventus e Milan c’è anche il coordinatore del settore medico del Milan Mario Brozzi.
I telespettatori della gara avranno sicuramente notato l’ingresso in campo di colui che è stato storico medico della Roma, società in cui ha lavorato fino al 2009, al fine di difendere Gonzalo Higuain, infuriato per l’arbitraggio di Banti.
A Brozzi dev’essere sfuggita qualche parola, così il Giudice lo ha fermato fino al 4 febbraio con questa motivazione: “Con fare arrogante e dispregiativo, rivolgendosi a un proprio calciatore, proferiva, percepito dal direttore di gara, parole gravemente offensive e insinuanti”.
Lo stesso dottore ha però voluto chiarire la dinamica dei fatti rispondendo a un tifoso che lo aveva interrogato su Twitter. Ecco come sono andate le cose: “Preoccupato delle reazioni dei ragazzi volevo allontanare un giocatore dall’arbitro per evitare la beffa oltre al danno. nel tentativo di allontanarne uno (di giocatore ndr) dal direttore di gara gli ho detto “vieni via non ci parlare altrimenti completiamo l’opera”, al quesito arbitrale “cosa vuole insinuare?” ho risposto “nulla desidero sottrarre la beffa al danno”.
“Questa cosa mi rattrista assai – ha concluso Brozzi – non già per quanti mi conoscono personalmente, ma per chi non conoscendomi chissà cosa può pensare. Pazienza”.