Rafael Leao pare aver fatto quello step che mancava.
Stefano Pioli lo aveva detto: “Quando Leao imparerà a divertirsi in campo, ne vedremo delle belle”. Detto fatto, anche se dopo diversi mesi di attesa. Il talento portoghese, dopo due stagioni costellate da alti e bassi e caratterizzate spesso da una certa indolenza in campo, oggi sembra un altro giocatore. Parlano i numeri, non solo i gol – che comunque sono già 4, rispetto al totale di 7 dell’intera scorsa stagione – : Leao è il rossonero che intercetta più palloni (15) e quello che vince più contrasti (35). Una dimostrazione di abnegazione che ha portato i suoi frutti anche nella metà campo avversaria, terreno nel quale l’ex Lille può essere devastante.
La recente convocazione con il Portogallo ha certificato il percorso di crescita del giocatore: ora Leao è un calciatore affidabile, capace di sprigionare il suo immenso talento con giocate non più fini a se stesse, ma funzionali al contesto, decisive per la propria squadra. Forse la splendida rovesciata messa in mostra con l’Atletico Madrid e stampatasi sulla traversa, qualche anno fa sarebbe stata spedita in curva. Con relativi rimbrotti di Pioli e fischi dei tifosi. Oggi Leao prova con naturalezza la giocata del fuoriclasse: il tecnico è certo che prima o poi riuscirà a completare anche quella…