Milinkovic-Savic: “Dopo le partite ci prendiamo in giro”
In una lunga intervista concessa ai canali ufficiali del Torino, Vanja Milinkovic-Savic ha raccontato del suo arrivo in Italia e di quanto sia stato importante il fratello Sergej: “Arrivata la chiamata del Toro ho fatto un miliardo di domande a Sergej. Mi ha detto che in Italia si vive bene e che il livello del calcio è altissimo, ho scelto di venire qui. Amo Torino, è bella e tranquilla: è ciò che serve ad un calciatore”.
“Sono stato vicino al basket – ha poi continuato -. Sono bravo in tutti gli sport, avevo tante opzioni ma alla fine ho scelto il calcio. Sono un po’ pigro e non mi piace correre, a 12 anni sono diventato portiere. All’inizio ero attaccante, ero fortissimo. Avessi continuato in attacco sarei il nuovo Ibrahimovic, che è il mio idolo. Nel calcio è diventato normale che un portiere sia bravo con i piedi, anche in futuro lo cercheranno tutto. Darei di tutto per giocare una partita fuori, non sempre attaccato alla porta”.
Milinkovic-Savic ha poi raccontato qualche retroscena: “Dopo le partite ci prendiamo in giro guardando le clip, se una gara non va bene rimango arrabbiato per 2-3 giorni ma poi mi concentro subito su quella dopo. In campo bisogna essere concentrati, ma è importante anche divertirsi con Juric ci alleniamo tanto e duramente. Dobbiamo esserci l’uno per l’altro, questo ti aiuta ad andare avanti in campo e fuori”.
In chiusura l’estremo difensore del Torino ha anche parlato della sua passione per gli animali: “Ho sempre avuto cani e gatti. Vorrei fare un piccolo zoo a casa mia, con tutti gli animali possibili, tranne quelli che mi potrebbero mangiare. Pappagalli, iguane, giraffe, zebre… Gli animali mi piacciono tutti e mi piace andare allo zoo. Il cane preferito? Un dobermann. Ma a casa ho un dogo de Bordeaux, perché è più tranquillo. Un dobermann è impegnativo, lo devi portare a correre. Io quando torno a casa sono stanco e mi piace dormire, quindi ho preso un cane tranquillo con cui dormire insieme”.