Moise Kean spiega la sua rinascita

Moise Kean spiega la sua rinascita

Moise Kean ha rilasciato un’intervista al New York Times in cui ha spiegato la sua rinascita con la Fiorentina: “Così tante cose sono cambiate da quando sono arrivato qui, come le prospettive che ho. Firenze, come città, crede in me e questo mi ha dato quella marcia in più per migliorare e fare bene. Ho guardato alcuni video di Batistuta e Toni quando sono arrivato”.

“Firenze è sempre stata una grande città calcistica e questo per me significa molto – ha aggiunto il centravanti viola -. I fan ti portano davvero nel loro cuore. Hanno a cuore la maglia. Ti danno calore assoluto. Quest’anno è molto importante per me dimostrare il mio valore. Venivo da un anno non facile. Mi sento vecchio perché ho iniziato così giovane…”.

L’attaccante azzurro non ha dimenticato la Juventus: “Mi ha insegnato molta disciplina. Mi hanno preso dal nulla. Ero un ragazzo di strada e mi hanno insegnato molto. Ho lasciato casa presto e loro erano più di una famiglia per me. Mi hanno buttato in prima squadra a 16 anni ed è stato un sogno”.

A suon di gol, già 11 in Serie A, Kean è tornato in Nazionale: “Ci tengo molto. Mi ha fatto male non essere stato convocato all’Europeo la scorsa estate e non aver vinto quello del 2021. Come ho detto, anche da quello ho imparato. Devo dimostrare di meritare di essere lì. Ogni volta che giochi per l’Italia devi sudare e dimostrare quanto sia importante indossare quella maglia. Ora voglio solo scendere in campo, segnare gol e qualsiasi cosa dovrà venire fuori, arriverà. Non mi pongo limiti”.

Chiosa finale sul titolo di capocannoniere: “Perché no? È una cosa che mi motiva, è uno dei miei obiettivi. Mi piacciono le sfide e quella tra me e Retegui (in testa alla graduatoria con 11 gol, ndr) è ottima perché è bello avere un po’ di sfida. Se non hai nessuno che ti spinge, non è altrettanto motivante”.

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