I faraonici acquisti dovevano valere i Mondiali 2030 in terra araba
Un fulmine a ciel sereno o forse no. Come riportato da Marca, l’Arabia Saudita ha ritirato la propria candidatura per i Mondiali 2030. Una decisione sorprendente, considerati i tanti investimenti, in termini di giocatori internazionali, che il calcio arabo sta facendo. Tutto faceva pensare che l’obiettivo finale fossero i Mondiali del 2030 ma così non è.
Il ministro degli esteri saudita, Faisal bin Farhan Al Saud ha contattato personalmente Grecia ed Egitto per informarli che l’Arabia Saudita non correrà per aggiudicarsi i Mondiali del 2030.
Il motivo? Secondo l’Arabia Saudita non è possibile sfidare la candidatura di Spagna, Portogallo e Marocco, troppo avanti nel progetto e troppo ben strutturati da ogni punto di vista. Al momento, con il ritiro dell’Arabia Saudita, resta in corsa, come avversari del terzetto Spagna-Portogallo-Marocco solo la candidatura sudamericana con Argentina, Utuguay, Cile e Paraguay. A settembre 2024 si saprà chi sarà il vincitore.