Caos in nazionale: Andrè Onana rincara la dose
Non è certamente un momento facile per Andrè Onana: il portiere dell’Inter è stato rispedito in casa dal Camerun dopo le divergenze con il ct Rigobert Song. Attraverso un comunicato postato sui suoi canali social, l’estremo difensore ha detto la sua.
“Voglio esprimere il mio affetto per il mio Paese e la mia squadra. Mi sono sempre comportato nel modo migliore per aiutare la squadra a raggiungere tutti i suoi successi, ho messo tutte le mie energie ei miei sforzi per trovare soluzioni anche se non è stato Come sempre, rispetto e sostengo le decisioni prese dagli alti funzionari che cercano il successo della nostra squadra e del nostro Paese. I valori che promuovo come persona e come giocatore sono gli stessi che mi identificano e che la mia famiglia mi ha instillato fin da bambino. Rappresentare il Camerun è sempre stato un privilegio. La nazione viene prima e per sempre” si legge.
Dopo il pareggio contro la Serbia Song aveva spiegato così l’accaduto: “Mi sono preso il rischio di non fare giocare Andrè. Devo garantire la disciplina: non discuto le sue qualità ma ci sono 26 giocatori in questa squadra, servono disciplina e rispetto. André è un grande portiere, ma noi ci concentriamo sulla squadra. Chi non si adatta è giusto che si faccia da parte perché la squadra viene prima del singolo. Onana ha chiesto di andarsene oggi, abbiamo accettato. Siamo venuti a giocare il Mondiale, pretendiamo disciplina e rispetto. Il mio compito è far sì che tutti rispettino questo principio”.