La lunghissima domenica di calcio al Mondiale di Russia disegna un quarto di finale inedito. Sabato a Sochi si sfideranno Russia e Croazia, che si giocheranno un posto in semifinale, dopo aver fatto fuori ai rigori Spagna e Danimarca. Nel pomeriggio l’impresa della squadra di Cherchesov, in serata quella della Croazia, che non ripete le prove della fase a gironi e la spunta solo dopo 10 rigori. Come a Mosca, però, lo spettacolo offerto dalle due squadre non è stato esaltante. La Croazia non è infatti riuscita a confermare quanto di buono messo in mostra nel girone, e in particolare contro l’Argentina, sbattendo contro l’ottima organizzazione difensiva dei danesi e pagando la serata di scarsa vena dei propri giocatori più rappresentativi come Modric e Perisic.
Così il botta e risposta in avvio che sembra essere il preludio a una serata di spettacolo servirà solo per fissare il risultato prima di lunghi minuti tattici: al 2’ Danimarca avanti con un gol in mischia di Mathias Jorgensen, che ringrazia una doppia deviazione di Vida e Subasic, ma dopo 3’ la Croazia sistema già le cose grazie a un’altra rete fortuita, segnata da Mandzukic dopo una percussione di Vrsaljko chiusa da un rimpallo. L’inerzia della gara sembra spostarsi dalla parte dei croati, che però si riveleranno poco ispirati: succede allora ben poco, a parte un doppio tentativo di Perisic alla mezzora sventato da Schmeichel e una traversa scheggiata da Eriksen. Stesso copione in un secondo tempo davvero modesto, ravvivato solo da isolati tentativi dalla distanza di Jorgensen e Modric. Si va ai supplementari, i tecnici si giocano le sostituzioni, compreso il quarto cambio, ma la gara sembra trascinarsi stancamente ai rigori fino all’ultimo minuto, quando Mathias Jorgensen abbatte Rebic davanti alla porta: Schmeichel però inizia qui lo show parando il tiro di Modric. Ai rigori parola ai portieri: cinque errori e altrettante parate di Subasic e Schmeichel, ma i danesi ne falliscono tre contro i due della Croazia, spedita avanti da Rakitic.