Se si gioca per 15 anni nel Real Madrid e poi si diventa vice della squadra di cui si è stati bandiera, alle spalle di un “titolare” come Carlo Ancelotti, vincere è un verbo ben conosciuto. Fernando Hierro però un’occasione così non se l’aspettava proprio: il ciclone-Lopetegui, esonerato dalla Federazione spagnola dopo aver firmato con il Real per il dopo-Zidane, ha spalancato all’ex dt della ‘Roja’ le porte della panchina di una delle Nazionali più forti del mondo. Lui, che da primo allenatore ha diretto solo l’Oviedo, ha parlato alla stampa da Krasnodar, a due giorni dal debutto di fuoco, contro il Paraguay nella prima gara di Russia 2018:
“Massima stima e ammirazione per Julen Lopetegui, al quale auguro buona fortuna. Il mio lavoro? Sono stato presente a ogni allenamento e so che in due giorni non si può cambiare nulla – le prime parole di Hierro, affiancato dal presidente federale Luis Rubiales – Dobbiamo usare intelligenza e coerenza e stare tranquilli, il nostro cammino nelle qualificazioni è stato fantastico, abbiamo giocatori fortissimi e siamo tutti consapevoli di avere una grande occasione. Il gruppo è unito e ha chiari gli obiettivi: questa squadra ci rendera’ orgogliosi, Siamo qui per lottare per il titolo mondiale”.
Hierro non si è sbilanciato sulla durata della propria gestione, che dipenderà ovviamente dai risultati…: “Il mio incarico si chiama Portoqallo, poi la partita successiva e poi ancora l’altra. Non pensiamo ad altro: dietro di noi c’è un paese pieno di speranza e che crede in noi”.