Se non ci si può qualificare, almeno si salvi l’onore. Sembra essere questo lo “slogan” con cui le squadre già eliminate hanno affrontato l’ultima partita della fase a gironi, così 24 ore dopo la vittoria dell’Arabia Saudita sull’Egitto ecco il bis concesso dal Perù che si congeda da Russia 2018 con uno storico successo per 2-0 sull’Australia. L’Albirroja fa la storia grazie ai gol degli attaccanti André Carrillo e soprattutto Paolo Guerrero, il capitano convocato in extremis dopo la sospensiva della squalifica per doping e diventato il terzo marcatore meno giovane nella storia del Mondiale, a 34 anni e mezzo.
Carrillo è invece il primo a segnare per il Perù nella storia del Mondiale 36 anni dopo Guillermo La Rosa, a segno nel 5-1 per la Polonia del 22 giugno 1982. Per trovare l’ultima vittoria peruviana al Mondiale bisogna andare indietro fino all’11 giugno ’78, 4-1 all’Iran con tripletta del mito Teofilo Cubillas.
Inevitabile che a fine partita il ct Ricardo Gareca sia travolto dall’emozione ringraziando i tifosi: “Nel corso della competizione abbiamo avuto un grande supporto dai nostri tifosi – ha detto l’argentino, che con un suo gol aveva determinato la mancata qualificazione del Perù da Messico ’86 – Sono davvero orgoglioso dei miei ragazzi, durante tutto il cammino hanno sempre reagito e hanno imparato come affrontare la sfida”.