Mario Kempes, campione del mondo nel 1978 con la nazionale argentina, nonché capocannoniere di quell’edizione della rassegna iridata, dà una mossa al connazionale Leo Messi, che in Russia, nella gara d’esordio, si è fatto parare un calcio di rigore dal portiere islandese Hannes Halldorsson.
“No, non c’è la pressione calcio – ha assicurato l’ex attaccante a TeleRadioStereo -. C’è pressione se fai altri lavori, chi va in fabbrica e lavora 12 ore al giorno. I calciatori sono milionari e non c’è pressione. Ci sono giocatori più forti di altri ma la pressione è diversa e devi convertirla in prestazioni”.
“L’Italia doveva fare un cambio generazionale e mentale. Per voi è molto difficile cambiare mentalità ma nel calcio come negli altri aspetti della vita bisogna evolversi e andare avanti. E’ brutto che non si sia qualificata” ha concluso Kempes